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Tra scienza e filosofia: il festival Mimesis a Tomezzo
"Conoscere per vivere: scienza e filosofia" questo è il titolo della conferenza che lunedì 22 ottobre si è tenuta al teatro Luigi Candoni di Tolmezzo, uno dei nove eventi della giornata di apertura del Festival Mimesis; i filosofi della scienza Giovanni Boniolo e Giulio Giorello sono stati i protagonisti della conferenza riservata agli studenti delle scuole superiori non solo di Tolmezzo, ma anche di Tarvisio e Gemona, chiaro segnale del fatto che il festival mira a coinvolgere i giovani e non solo quelli che vivono a Udine, ma anche coloro che appartengo a un contesto in cui l'offerta culturale è più limitata. Il tema che i relatori hanno approfondito è stato quello del rapporto che ogni individuo deve avere nei confronti delle informazioni che riceve dall'esterno, soprattutto al giorno d'oggi, quando le moderne tecnologie di comunicazione hanno un effetto talmente pervasivo da condizionare la vita quotidiana.
Nel suo intervento Giovanni Boniolo si è speso in una accorata esortazione alla verifica delle informazioni con cui ognuno di noi entra in contatto, il controllo della loro veridicità non è determinante solo da un punto di vista teorico, ma risulta cruciale per il benessere delle persone. Ad esempio, affidare la propria salute nelle mani di un incompetente può causare la sofferenza e in casi più tragici addirittura la morte di un nostro caro; allo stesso modo, può essere fatale per la salute di centinaia di persone il testardo rifiuto da parte di qualcuno delle ultime scoperte in ambito medico e scientifico in generale. La buona informazione, la conoscenza e la sicurezza che ne derivano non sono un interesse o un bene prezioso a cui solo in pochi possono aspirare, ma deve essere la prima preoccupazione di ognuno di noi.
Giulio Giorello, invece, ha voluto sottolineare il fatto che in alcuni casi della storia dell'umanità, il pensiero controcorrente di alcuni uomini illuminati ha permesso radicali cambiamenti in ambito culturale e scientifico. La rivoluzione astronomica iniziata da Copernico è proseguita da Galileo e da Keplero è solo uno dei più evidenti esempi di come la determinazione di poche persone nella ricerca della verità ha portato a terremoti culturali inimmaginabili. Questi scienziati probabilmente non avevano come loro priorità il miglioramento delle condizioni di vita dell'umanità, a differenza di una miriade di filosofi che in ogni epoca hanno inseguito la verità e hanno lottato per la libertà di pensiero proprio perché erano convinti che da essa derivassero il benessere e ogni altra forma di libertà di cui gli uomini hanno goduto nella storia.
Il messaggio e l'invito che i due filosofi hanno voluto lanciare alla platea di giovani è che per il benessere è fondamentale la conoscenza, e che essa non può essere conquistata senza fatica e impegno.
(Martin Nazzi, 5^ALS)

(31 Ottobre 2018)
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